Progetto edilizio
Fase molto complessa, dove un molteplice numero di elementi deve concatenarsi.
È qui che si fondano le basi del progetto esteso, che poi arriverà fino al più piccolo dettaglio costruttivo o al particolare di arredo. Ma è da qui che parte tutto. Qui dove i materiali e i colori sono ancora fumosi, dove le dimensioni da approssimate diventano man mano sempre più precise, tante volte in un balletto a crescere e diminuire, per dare vantaggio a uno o all’altro ambiente alla necessità, all’obbligo normativo o al piacere architettonico.
Tre le fasi: di massima, definitivo ed esecutivo, che tante volte si perdono e per l’estro del professionista vengono più volte rimesse in discussione nell’unico scopo di soddisfare il committente oltre le proprie possibilità.
Oggi questa fase non può coinvolgere solo un professionista, ed è qui che si rende obbligatoria anche la figura che coordina i tecnici e i professionisti.
Lo sviluppo di un progetto energetico, lo sviluppo delle strutture, la sicurezza del lavatori e del cantiere, la procedura burocratica, lo sviluppo di progetti di massima delle tecnologie e degli impianti da integrare e l’ottimizzazione delle tempistiche di lavoro sono solo i più importanti tra i tanti elementi che caratterizzano queste fasi.
È in questi momenti dove è più difficoltoso per il professionista tenere il filo conduttore del progetto, continuare a farlo crescere, cercando naturalmente di contenere anche i costi.
Questa fase non termina, se non con il completamento del cantiere. Ma alla fine ne vale la pena di questo sforzo disumano che percepisce solo chi lavora nello studio? Se alla fine il progetto si realizza come doveva, come un bimbo che cresce fino a diventare un grande uomo dai sani principi ci metto la mano sul fuoco. Vale ogni notte e ogni giorno passato a lavorare!
arch. Roberto Vanossi